💸 Gli americani si sono accorti che non amano la Trump-nomics
Il Congresso passa un'enorme e controversa legge, l'America Party non decolla, Cuomo si ricandida contro Mamdani, qualcuno pensa che Musk non sia ricco, e sai trovare Trump in questa foto?
Il congresso ha approvato il One Big Beautiful Bill Act (i nomi delle leggi stanno diventando sempre meno seri), un’enorme legge che interviene su numerose voci di spesa dello Stato, tasse, deduzioni… Si tratta anche di uno dei principali motivi del contendere fra Trump ed Elon Musk, che si aspettava che il Presidente abbassasse effettivamente il debito pubblico americano.
Secondo un report indipendente citato da Reuters, la legge (abbreviata anche OBBBA, acronimo brutto che però utilizzeremo d’ora in poi) aumenterà il debito pubblico di 5,7 bilioni nei prossimi dieci anni. Un bilione è un migliaio di miliardi, praticamente un 1 con 12 zeri dietro. Qui andrebbe aperta una parentesi sul fatto che americani ed europei utilizzano termini diversi per parlare di numeri molto grandi (un bilione non è un billion, un trilione è un milione di trillions), ma lo farà Wikipedia per noi.
Alti e soprattutto bassi della legge grande e bella
Buona parte di questo debito deriva dalla conferma dei tagli sulle tasse delle persone molto ricche, voluti da Donald Trump nel 2017 e in scadenza. Solo le riduzioni di tasse valgono, secondo un’elaborazione della BBC su dati dell’ufficio parlamentare di bilancio, circa 4,5 migliaia di miliardi.
La OBBBA aggiunge anche 150 miliardi di investimenti nella difesa e taglia soprattutto dallo stato sociale. Ad esempio è previsto mezzo miliardo di dollari di tagli agli incentivi per la transizione energetica e quasi un miliardo di tagli a Medicaid, la sanità pubblica per persone con difficoltà economiche o con disabilità. Negli Stati Uniti la sanità privata è affiancata da due programmi pubblici, Medicare (per gli anziani) e Medicaid (per le persone povere). La OBBBA ha ridotto sia i finanziamenti a Medicaid, sia le casistiche per accedere al programma. Oggi Medicaid fornisce assistenza sanitaria a 71 milioni di americani, circa un quinto della popolazione.
Secondo un sondaggio di KFF, istituto specializzato nel monitoraggio dell’opinione pubblica su temi legati alla salute, due terzi degli americani non apprezzano la OBBBA. Guardando gli incroci per identificazione politica si nota che la legge convince solo gli elettori trumpiani duri e puri (MAGA).
In particolare gli statunitensi hanno compreso che la legge aumenterà le tasse per l’americano medio e una maggioranza relativa dei rispondenti ha capito che prevede tagli alla sanità pubblica.
Seppur con proporzioni diverse, anche altri sondaggi testimoniano l’impopolarità della legge. Secondo il sondaggio di Ipsos per il Washington Post il 42% si oppone all’OBBBA, mentre solo il 23% la sostiene. Per Pew Research a un 49% di contrari si contrappone un 29% di favorevoli.
Se però si chiede agli elettori un giudizio sulle riforme contenute nella legge, si vede che molte, anche importanti e controverse, sono viste con favore dagli elettori. Ad esempio, secondo il sondaggio di Ipsos per il Washington Post, l’estensione dei tagli alle tasse piace, così come la restrizione dell’accesso a Medicaid per gli adulti abili e senza figli, ma con basso reddito (a cui sarà richiesto di avere un lavoro per accedere al programma).
Molti altri pezzi della legge però non piacciono, a partire dalle riduzioni di tasse per i grandi redditi e le aziende, la riduzione degli aiuti alla transizione ecologica e persino la previsione di spendere 45 miliardi per i centri di detenzione per i migranti. Ci sono dubbi anche sull’aumento di spese militari per 150 miliardi in 10 anni.
A conti fatti questa legge, che come abbiamo visto non è molto popolare, non esce dal binario tracciato da Trump nel suo primo mandato e nella campagna elettorale. Meno soldi per la sanità pubblica, meno sussidi, più tagli delle tasse a partire da grandi aziende e persone molto ricche. Tipica Trump-nomics (negli USA le politiche economiche dei presidenti vengono chiamate informalmente con una crasi fra il loro nome e -nomics, come Bidenomics). Un aspetto che ci dice molto anche sulla complessità, e sull’apparente irrazionalità, delle scelte di voto, anche quando si parla di questioni centrali come l’economia.
Un’ultima nota in chiusura, sempre parlando di sanità: secondo un sondaggio di YouGov per l’Economist, oggi la maggioranza assoluta (59%) degli elettori è favorevole al Medicare for all, ovvero l’estensione del programma di sanità pubblica dei pensionati a tutta la popolazione. Una proposta storica di Bernie Sanders, che oggi piace anche al 26% dell’elettorato di Trump.
Musk fonda un terzo partito
Nell’ultimo mese il rapporto fra Musk e Trump non si è aggiustato, anzi. Elon Musk ha anche lanciato il suo nuovo partito, l’America Party, che perpetua la tradizione dei partiti statunitensi con nomi molto generici.
Il partito di Elon Musk (che non può diventare Presidente in prima persona perché non è statunitense dalla nascita) non parte però con i migliori auspici. Secondo un sondaggio di YouGov, solo l’11% degli statunitensi valuterebbe di votare per un terzo partito fondato dal CEO di Tesla. Sottolineaiamo: valuterebbe, non voterebbe.
Sorprendentemente c’è anche un 6% di elettori Dem che valuterebbe di votare il terzo partito di Musk. Fra i problemi dell’America Party, oggi, c’è anche la sovrapposizione elettorale fra Trump e Musk: anche se gli elettori considerano Musk una persona più di successo e intelligente rispetto a Trump, il Presidente in carica recupera su alcuni attributi chiave per una leadership politica, come l’onestà, il patriottismo e, scusate la tautologia, la leadership.
A proposito di sondaggi sorprendenti, solo il 72% dei repubblicani definirebbe Elon Musk (l’uomo più ricco del mondo) ricco. Quanto è difficile farsi riconoscere un merito.
Tutto il resto: ancora Mamdani contro Cuomo, gli Epstein files, americani sicuri di sè, le alluvioni in Texas e Trump photobomber al mondiale per club
🗽 Nelle primarie Dem per la carica di sindaco di New York City è stato sovvertito il pronostico, che vedeva Andrew Cuomo (ex governatore dello Stato di NY) molto favorito. Gli elettori hanno scelto nettamente l’outsider Zohran Mamdani, che ha corso con proposte incentrate sul carovita e molto radicali, compresa l’idea di abbassare il costo del cibo attraverso la creazione di alimentari pubblici. Una proposta che sembrerebbe troppo a sinistra persino in Europa.
La notizia degli ultimi giorni è che Andrew Cuomo correrà comunque nelle elezioni di novembre, dove Mamdani dovrà sfidare anche il sindaco uscente Adams, ex Dem. Se ve lo stavate chiedendo, i Repubblicani nelle ultime tre elezioni per il sindaco di New York City sono sempre finiti ben sotto il 30%, quindi i Dem si sentono abbastanza tranquilli di poter vincere anche con tre candidati d’area. Secondo un sondaggio di HarrisX, però, la sfida fra Mamdani e Cuomo sarebbe molto combattuta. Se si trattasse di una corsa a quattro, il vincitore delle primarie partirebbe con pochi punti di vantaggio. Secondo NBC Cuomo potrebbe correre per il partito “Fight and deliver”, che ha fondato pochi mesi fa proprio per candidarsi in caso di sconfitta alle primarie.
Sempre su Mamdani, deve ancora farne di strada per conquistare l’elettorato Dem. Oggi solo la metà degli elettori di Kamala Harris esprime un’opinione positiva sul candidato sindaco newyorkese, secondo YouGov.
🏝️ Trump nel mirino dei complottisti. Il governo ha pubblicato nuovi documenti riguardo a Jeffrey Epstein, ma quasi nessuno è soddisfatto, neanche i Repubblicani. Epstein era un imprenditore morto per suicidio in carcere nel 2019, dopo essere stato condannato per traffico di minorenni e abusi sessuali. Le teorie del complotto sostengono due cose: 1. che non si è davvero suicidato, 2. che esiste una lista di “clienti“ molto celebri coinvolti nel traffico di minorenni. Le informazioni rilasciate sostengono che non ci siano prove per sostenere nessuna delle due teorie. Secondo un sondaggio di Ipsos, gli americani sono convinti che il governo stia però nascondendo informazioni su entrambi i punti.
Come forse ricorderete, a completare il quadro, c’è un tweet di Musk che sostiene - senza alcuna prova - che Trump sia nella lista di Epstein.
🥇 Gli americani sono spesso convinti di essere i numeri uno al mondo, ma non in tutto. YouGov ha chiesto a un migliaio di statunitensi in cosa il proprio paese primeggia e in cosa invece fatica nei confronti del resto del mondo. Ne emerge che gli americani sono molto convinti della propria forza militare, del proprio rapporto con le libertà, della pervasività dei propri prodotti di intrattenimento e dell’innovazione.
Maglia nera, invece, per tutto ciò che riguarda politica e welfare, come il sistema sanitario, i trasporti pubblici e il sistema scolastico.
🙏 Fra il 4 e il 7 luglio le inondazioni in Texas hanno causato oltre cento morti, di cui 27 nella tragedia occorsa presso un campo estivo per ragazze. YouGov ha posto alcune domande agli americani sul tema, fra la quali una per indagare quante persone siano state costrette nella loro vita a evacuare per un evento meteoreologico estremo (quindi NON terremoti, ad esempio): un maggiorenne su cinque.
⚽ Domenica si è conclusa la prima edizione del nuovo mondiale per club di calcio, con la vittoria del Chelsea. Trump, nel giorno dell’anniversario dell’attentato subìto, non solo ha assistito alla partita (i mondiali si sono giocati negli USA), ma ha anche consegnato il premio ed è rimasto sul palco mentre i giocatori del Chelsea sollevavano il trofeo, nonostante lo stupore dei giorcatori e gli eloquenti gesti del Presidente della FIFA Infatino. Il club inglese ha pubblicato sui social una foto che molti hanno commentato “hanno rimosso Trump con Photoshop!”. In realtà Trump c’è e se aguzzate la vista lo vedete nella folla di calciatori, ma non vi diremo dove per non rovinarvi il gioco. La soluzione è in fondo alla newsletter.
🏳️🌈 A giugno ricorrevano i dieci anni dalla sentenza che ha esteso in tutti gli Stati Uniti il diritto a sposarsi per le coppie dello stesso sesso. Oggi la maggior parte delle persone ritiene che quella sentenza abbia anche aumentato l’accettazione dei matrimoni omosessuali negli Stati Uniti, ma resta ancora molto da fare.
La stessa ricerca di Pew Research, evidenzia infatti che per quanto sia percepita una grande accettazione delle persone omosessuali e bisessuali, la stessa cosa non accade per le persone transessuali e non binarie.
270 è un progetto giornalistico di Youtrend, ideato da Francesco Cianfanelli, che lo cura insieme a Lorenzo Pregliasco, Alessio Vernetti e alla redazione.
La soluzione del gioco su Trump: