🇺🇸 Donald Trump è a un passo dalla presidenza
Il candidato repubblicano ha vinto in North Carolina ed è molto favorito anche in Georgia, le poche speranze di Harris passano dal nord. Trump cresce fra i giovani e i latinos.
Mentre vi scriviamo Donald Trump ha oltre il 90% di probabilità di diventare Presidente per una seconda volta, secondo il New York Times.
Sin dall’inizio dello scrutinio è apparso abbastanza evidente che Donald Trump stesse ottenendo risultati positivi negli stati del sud, a partire dalla North Carolina, il primo stato chiave del quale i media hanno dichiarato il vincitore.
In North Carolina Trump ha circa 3 punti di vantaggio, a scrutinio quasi ultimato. Un vantaggio simile a quello che ha in Georgia, dove però il divario è considerato ancora colmabile, anche se le chance di Harris sono ridotte ai minimi termini.
Anche l’Arizona, nonostante i pochi dati a disposizione, vede Trump come grande favorito, alla luce dei dati demografici evidenziati negli altri stati.
A questo punto, se si confermasse la vittoria di Trump non solo in North Carolina, ma anche in Arizona e Georgia, il quarto stato chiave del sud, il Nevada, sarebbe ininfluente.
Kamala Harris avrebbe infatti un solo percorso per raggiungere la Casa Bianca, vincere in Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, i tre stati del nord. Se Trump vince uno dei tre stati della Rust Belt diventa quindi Presidente.
In questi tre stati l’esito sembra più combattuto rispetto al sud, ma mentre scriviamo Trump è considerato favorito in ognuno di essi.
Osservando la mappa del Washington Post è difficile trovare contee in cui Trump non abbia migliorato il proprio risultato rispetto al 2020. L’ex presidente ha migliorato i propri numeri soprattutto nelle aree rurali, dove già era molto forte rispetto a Harris.
Gli exit poll hanno anche confermato alcuni punti deboli di Kamala Harris, riscontrati anche nello scrutinio. Uno su tutti, la relativa debolezza fra i latinoamericani. Secondo la CNN fra gli ispanici Harris ha preso il 53%, poco se paragonato al 65% di Biden nel 2020.
A Miami questo spostamento a destra si è visto con forza. In una contea, Miami-Dade, dove nel 2020 la vittoria di “soli” 7 punti di Biden fu considerata una forte delusione dai Dem, Kamala Harris ha perso oltre 10 punti di margine.
Kamala Harris ha perso anche 5 punti fra gli under 30 e 3 fra le donne e 5 fra chi guadagna meno di 50.000 dollari, rispetto al risultato di Biden del 2020.
Un’altra chiave di lettura riguarda il tema dell’aborto, ritenuto uno dei fattori più interessanti da sfruttare per la campagna di Kamala Harris. Donald Trump è riuscito però a mobilitare tutti colori che sono contrari all’interruzione di gravidanza, mentre la candidata Dem non è riuscita a convincere chi è favorevole al diritto all’aborto “nella maggior parte dei casi”.
Negli stati chiave i sondaggi sono andati vicini al risultato che si sta prefigurando. Non ci sono stati gli errori netti del 2020, ma una sottostima di Trump che possiamo quantificare in un paio di punti, mentre lo scrutinio è ancora in corso.
Alla fine quindi stiamo andando incontro a quello che, secondo il modello di Nate Silver, una settimana fa era lo scenario più probabile, ovvero la vittoria di Trump in tutti gli stati chiave.
Donald Trump potrebbe anche vincere nel voto popolare, o comunque andarci molto vicino. In questo momento il New York Times ipotizza che il candidato repubblicano termini lo scrutinio con circa un punto di vantaggio.
Come possiamo aspettarci a questo punto, Trump ha vinto comodamente in tutti gli stati che non erano considerati swing states, ma che erano guardati con interesse perché potevano riservare qualche sorpresa. In Iowa, dove un sondaggio di Selzer & Co. aveva messo Harris in testa, Trump dovrebbe vincere di 12 punti, io Ohio di 11, in Texas e Florida di 13.